Ciao, siamo Rosa e Viola, due amiche di Roma *** .
Una mattina ci siam svegliate ed abbiam trovato... la città tappezzata dell'immagine qui sopra, una donna in minigonna il suo C*U*L*O in primo piano e una serie di stereotipi stampati sopra.
Rosa mi chiama al lavoro e mi dice al telefono:
"Ma hai visto tutti questi nuovi manifesti in giro per la città? uffa! sempre le solite donne in minigonna e culo di fuori, non ne posso più, mai una bella immagine...una donna che per lavoro non si fa far foto e che compia qualche azione sensata e non ammiccante,una donna che lavori, che costruisca, che faccia qualcosa di bello...ma poi, cosa vendono questi, mica l'ho capito! eppure la città ne è tappezzata...bella mi ricordo solo bella."
Rosa è così, tenera, appassionata, impulsiva.
Le rispondo: "Come cosa vendono? E' la pubblicità della nuova impaginazione dell'Unità, si sono rifatti il lifting, e ce lo fanno vedere."
Le rispondo: "Come cosa vendono? E' la pubblicità della nuova impaginazione dell'Unità, si sono rifatti il lifting, e ce lo fanno vedere."
"ma...il quotidiano fondato da Antonio Gramsci, che finalmente è diretto da una donna???"
"si,si proprio quello."
"Non ci credo!"
"Non ci credo!"
"Ti dico che è così."
"Vabbè allora tornando a casa guardo meglio e stasera ne parliamo, ora devo andare a spostare un granello di polvere per il capo."
Quando la sera ci incontrammo a casa Rosa dovette ammettere che effettivamente era la pubblicità dell'Unità, e che non mi ero sbagliata; era triste ma come al suo solito, piena di risorse e di voglia di fare, infatti mi disse "Dobbiamo fare qualcosa!" ed iniziammo a pensare a cosa si poteva fare per manifestare il nostro dissenso a questa facile pornografia mascherata da ennesima provocazione dal solito fotografo. che barba che noia! Sempre a culo in fuori. Ma pensano davvero che siamo delle galline?!
Quando la sera ci incontrammo a casa Rosa dovette ammettere che effettivamente era la pubblicità dell'Unità, e che non mi ero sbagliata; era triste ma come al suo solito, piena di risorse e di voglia di fare, infatti mi disse "Dobbiamo fare qualcosa!" ed iniziammo a pensare a cosa si poteva fare per manifestare il nostro dissenso a questa facile pornografia mascherata da ennesima provocazione dal solito fotografo. che barba che noia! Sempre a culo in fuori. Ma pensano davvero che siamo delle galline?!
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